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Manifesto per l'Europa

Ciò in cui crediamo: Manifesto per l'Europa di Base Popolare
Premessa: per un'Eupopa unita, giusta, vicina, aperta al mondo, sicura, competitiva, colta e giovane
Premessa: Ci sono momenti della storia in cui il cambiamento non si limita a essere un'evidenza ma diventa un dovere. Quello che stiamo vivendo è uno di questi.
Per un'Europa unita: La costituzione europea nasce come antidoto al concetto di potenza.
Per un'Europa giusta: La necessità di sciogliere i nodi delle incongruenze istituzionali comunitarie è strettamente legata al tema della rilevanza dei diritti sociali e della loro tutela da parte dell'Unione Europea nel suo insieme.
Per un'Europa vicina: L'Europa che vogliamo è unione delle diversità, in grado di prmuovere e valorizzare le autonomie territoriali.
Per un'Europa aperta al mondo: Nel percorso di edificazione di una nuova Europa (unita) è di tutta evidenza che accanto alla spada (la difesa comune) e alla moneta (intesa come sistema di regole monetarie ed economiche) occorre prevedere anche una feluca europea , ovvero una visione e una voce unica in politica estera.
Per un'Europa sicura: Negli ultimi anni, Papa Francesco ha parlato spesso di una «terza guerra mondiale a pezzi» che si starebbe svolgendo sotto gli occhi incuranti del mondo. C'è un filo rosso che lega tutti questi conflitti: l'ordine planetario fondato sugli accordi di Yalta è venuto meno e con esso la ripartizione del mondo in sfere di influenza decretate allora.
Per un'Europa competitiva: Il mondo è in profonda evoluzione, al punto da poter affermare che stiamo vivendo un cambiamento d'epoca. Forze potenti interagiscono in permanenza tra loro e disegnano uno scenario competitivo inedito, nel quale l'Europa, se non cambia rapidamente, rischia di trovarsi ai margini.
Per un'Europa colta: Oltre a fungere da catalizzatore per la coesione sociale, il settore culturale costituisce un'importante fonte di impiego e di creazione di valore.
Per un'Europa giovane: L'Europa attuale è un paradosso. È decisamente vecchia per età media e assetti politici, burocratici, economici e sociali. È potenzialmente giovane nella sua identità più autentica, perché è da sempre patria di un riformismo innovativo irripetibile: dai lavoratori medioevali ai liberi Comuni, dal giusnaturalismo alle più moderne ed evolute democrazie del pianeta per arrivare alla sua stessa fondazione nel secondo dopoguerra, patto tra vincitori e vinti unico al mondo per etica e lungimiranza.
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